La felicità è ricerca del bene e dunque è una questione in primo luogo culturale. La cultura alta è quella che trasforma l’impossibile in probabile attraverso esercizi eseguiti con grande disciplina.Luca Stanchieri
Cos’è il coaching umanistico?
È un metodo di formazione e allenamento che parte dai punti di forza, dalle potenzialità personali dell’individuo e delle organizzazioni, chiama in causa la creatività, il pensiero, la cultura personale e collettiva e la capacità di prendere decisioni finalizzate a costruire progetti di autorealizzazione che si concretizzano in nuove scelte e comportamenti.
Per citare il pensiero dello psicologo umanista Maslow: "Una persona realizzata è una persona creativa, felice, aperta agli altri, con la voglia di affrontare le cose nuove che la vita propone". Per sentirsi felice l’uomo ha bisogno di motivi forti, significati importanti che realizzino idee, scopi, progetti. Le principali aree d’intervento del coaching umanistico sono: il life (vita quotidiana), organizzazioni, adolescenti e sport.
Perché il coaching umanistico?
Ogni persona ha l’opportunità di vivere al meglio la propria vita. A volte le difficoltà, gli ostacoli e gli eventi problematici portano ad adattarsi passivamente ad essi. Il coaching umanistico si rivolge a coloro che, attraverso l’opera di un professionista, desiderano sottrarsi a questo meccanismo per riscoprire significati attorno a cui sviluppare la propria vita.
La persona, unica nelle proprie risorse, storia e desiderio di realizzarsi nei diversi ambiti dell’esistenza, è il fulcro attorno a cui ruota tutto il lavoro. Il desiderio di cambiamento muove all’azione, le potenzialità allenate si trasformano in poteri capaci d’intervenire nella realtà, modificandola. Nell’allenare le potenzialità la persona attiva processi creativi e progettualità inedite: le azioni si compiono perché orientate da significati che determinano scopi da perseguire e direzioni da seguire.
Il coaching umanistico è un metodo pratico perché permette alle persone di verificare nella loro quotidianità la bontà del percorso attraverso la definizione di piani d’azione.
La felicità non si cerca, ma si costruisce, si inventa, si progetta e si crea dentro contesti concreti. La felicità ha bisogno di idee chiare su ciò che è bene e su ciò che è male per noi e per gli altri.Luca Stanchieri
Come lavora il coach umanista con i suoi clienti?
Il coach umanista è un alleato autentico, un co-pensatore e co-costruttore, è il tramite attraverso cui il cliente sviluppa la propria creatività, il proprio pensiero e la propria strategia di cambiamento. Il coach umanista è un allenatore di vita, che opera nell’ambito della formazione e dello sviluppo personale del cliente. Gli ingredienti con cui lavora sono i sentimenti, le convinzioni, i punti di forza, gli allenamenti, gli obiettivi e le strategie per raggiungerli.
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